lunedì 24 dicembre 2012

Stille Nacht

Il senso del silenzio

 «In realtà, il Bambino bussa alla porta di questo nostro mondo. Il Bambino bussa»

«Si può tacere con le labbra ed essere terribilmente rumorosi dentro... Fare silenzio dunque significa sviluppare i sensi interiori, il senso della coscienza, il senso di ciò che è eterno in noi, la capacità di ascoltare Dio»...
«Si dice dei dinosauri che si siano estinti perché si erano sviluppati in maniera sbagliata: molta corazza e poco cervello, molti muscoli ma poco intelletto. Non ci stiamo per caso sviluppando anche noi in una direzione erronea: molta tecnica, ma poca anima? Una spessa corazza di possibilità materiali, ma un cuore sempre più vuoto? Un più o meno lento spegnersi della capacità di percepire in noi la voce di Dio, di cogliere e di riconoscere il bene, il bello, il vero? Non è assolutamente tempo di una correzione di rotta della nostra “evoluzione”?»

Fare silenzio per riconoscere Dio nel Bambino della stalla, ma anche per sentire la sua voce che ci chiama, mentre bussa alla nostra porta. «In realtà, il Bambino bussa alla porta di questo nostro mondo. Il Bambino bussa» ...
Joseph Ratzinger

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