Pensieri


Una salutare scossa

Una funzione essenziale della vera bellezza, infatti, già evidenziata da Platone, consiste nel comunicare all’uomo una salutare scossa, che lo fa uscire da se stesso, lo strappa alla rassegnazione, all’accomodamento del quotidiano, lo fa anche soffrire, come un dardo che lo ferisce, ma proprio in questo modo lo “risveglia” aprendogli nuovamente gli occhi del cuore e della mente, mettendogli le ali, sospingendolo verso l’alto […]: “L’umanità può vivere - egli dice - senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui” (Dostoevskij).
La bellezza, da quella che si manifesta nel cosmo e nella natura a quella che si esprime attraverso le creazioni artistiche, proprio per la sua caratteristica di aprire e allargare gli orizzonti della coscienza umana, di rimandarla oltre se stessa, di affacciarla sull’abisso dell’Infinito, può diventare una via verso il Trascendente, verso il Mistero ultimo, verso Dio.
Benedetto XVI, Incontro con gli artisti 21 novembre 2009


La via Pulchritudinis

Il linguaggio dell’arte è un linguaggio parabolico, dotato di una speciale apertura universale: «la via Pulchritudinis» è una via capace di guidare la mente e il cuore verso l’Eterno, di elevarli fino alle altezze di Dio.
Benedetto XVI, 26 ottobre 2012


La bellezza salverà il mondo

È stato detto con profonda intuizione che "la bellezza salverà il mondo"*. La bellezza è cifra del mistero e richiamo al trascendente. E invito a gustare la vita e a sognare il futuro. Per questo la bellezza delle cose create non può appagare, e suscita quell'arcana nostalgia di Dio che un innamorato del bello come sant'Agostino ha saputo interpretare con accenti ineguagliabili: "Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato!".**

(*) F. DOSTOEVSKIJ, L'Idiota, P. III, cap. V, Milano 1998, p. 645.
(**) «Sero te amavi, pulchritudo tam antiqua et tam nova, sero te amavi!», Confessiones 10, 27: CCL 27,251.

Giovanni Paolo II, Lettera agli artisti, 1999



Per non sprofondare nella disperazione

Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella disperazione. La bellezza, come la verità, è ciò che infonde gioia al cuore degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione.
Paolo VI, Messaggio agli artisti, 7 maggio 1964

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